Un terremoto o sisma, può definirsi come una rapida serie di movimenti della crosta terrestre che, propagandosi in tutte le direzioni sotto forma di onde, determina improvvise oscillazioni e vibrazioni del terreno e dei manufatti.
La valutazione della pericolosità sismica di un’area si basa sull’esame della frequenza e dell’intensità dei terremoti avvenuti in passato, nonché sull’esame delle caratteristiche dei suoli e della loro risposta alle sollecitazioni sismiche.
Il territorio italiano si estende su più placche tettoniche, il cui movimento reciproco genera periodicamente dei terremoti. Per tale motivo l’Italia è ad alto rischio sismico. La zona a elevata sismicità più vicina al territorio pugliese è l’Appennino Dauno: le aree della Provincia di Foggia più prossime alla catena appenninica sono quelle a più elevato rischio sismico.
Il terremoto è un fenomeno non prevedibile e generalmente di breve durata (qualche decina di secondi), ma che può avere effetti devastanti. L’impossibilità di prevedere i terremoti determina, ancor più che per gli altri rischi, la necessità di un’accurata ed estesa opera di monitoraggio e prevenzione.
La più recente valutazione della pericolosità sismica, sancita con Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, suddivide il territorio italiano in 4 differenti “zone sismiche” al fine di individuare le caratteristiche di un sito ove sorge o sorgerà un fabbricato e di determinare le corrispondenti norme tecniche da applicare per le costruzioni in zona sismica.
I criteri per l’aggiornamento della mappa di pericolosità sismica sono stati ulteriormente definiti nell’Ordinanza del PCM n. 3519/2006, che ha suddiviso l’intero territorio nazionale in quattro zone sismiche sulla base del valore dell’accelerazione orizzontale massima su suolo rigido o pianeggiante ag, che ha una probabilità del 10% di essere superata in 50 anni.
Il territorio di Acquaviva delle Fonti è classificato a rischio di classe 3: si tratta di una zona nella quale possono verificarsi forti terremoti ma rari.
Il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (Gruppo di Lavoro CPTI, 2011) per il territorio di Acquaviva delle Fonti, registra n. 12 eventi verificatisi tra il 1694 ed il 2006, sette dei quali con intensità compresa tra il grado 4 ( scossa moderata, avvertita da molte persone) ed il grado 5 (scossa piuttosto forte, qualche lesione agli edifici) della scala Mercalli-Cancani-Sieberg, ma anche quattro eventi con intensità macrosismica superiore, compresa tra il grado 6 (terremoto forte, qualche lesione agli edifici) ed il grado 7 (scossa molto forte, caduta comignoli, lesione agli edifici) della scala MCS.
Il livello di sisma atteso per il territorio di Acquaviva delle Fonti, valutato in base ai dati storici dei massimi rilevati, oltre che considerando la classificazione sismica del Comune, è pari a 5-7 gradi della scala MCS.